venerdì 7 novembre 2008

Pura bucolica III

Chi mangia,lo fa per chi mangia?
Chi dorme,lo fa per chi dorme?
Chi piange,lo fa per chi piange?
Chi ride,lo fa per chi ride?
Chi muore?Lo fa per chi muore?
Chi vive,lo fa per chi vive...(?)
...E mi verrebbe da dire "grazie" a chi non si cura di conoscere quando è il momento giusto per smettere di giocare con la palla in acqua ma lo capisce lo stesso.Forse anche meglio di me.

venerdì 31 ottobre 2008

Pura bucolica II

Empirici e non filosofi.

giovedì 16 ottobre 2008

Pura bucolica

La semplicità è il rifugio dei profondi.

domenica 21 settembre 2008

La fine di un orecchio

Settembre ha chiesto troppo.

venerdì 12 settembre 2008

Non so,davvero non so

Sono andato via io o siete andati via voi?
Sono andato via io o sei andata via tu?
Sono io che non ho parlato abbastanza bene,che non ho parlato abbastanza,che non ho parlato,o siete stati voi che non avete ascoltato bene,non avete ascoltato o avete ascoltato e non ci siamo capiti?
Una stella splende per tutti meno che per se stessa:
"No,no...sto comodo"
-"Ne taglierai molti"?
"Non ne taglierò molti,perchè"?
-"Oh no,niente...così..."
-"Beh...comunque cambierai immagine..."
"Si...più o meno..."
-"Questo shampoo te lo lasco così un minutino,ok"?
"Si,certo...va bene..."
-"...Il tuo nome"?
"Antonio..."
-"...Antonio..."


Una stella splende per tutti meno che per se stessa.

E non ricordo se mi hai chiesto l'età.

sabato 12 luglio 2008

Il mio alter ego(ista) II

L'uomo,quando soffre,si fa una particolare idea del bene e del male,e cioè del bene che gli altri dovrebbero fargli e a cui egli pretende,come se dalle proprie sofferenze gli derivasse un diritto al compenso;e del male che egli può fare a gli altri,come se parimenti dalle proprie sofferenze vi fosse abilitato.

Gioia di un giocattolo.

"Perchè mi vergognavo moltissimo di poter apparire di fronte a me stesso come un uomo capace solo di parole e che mai mette mano di sua volontà ad alcuna opera".

giovedì 26 giugno 2008

Sonno e morte rendono le persone degne d'amore

Cos'è in fondo l'aspetto fisico,se non un biglietto da visita,un volantino,una pubblicità,il poster con cui ci mostrano cosa daranno al cinema nel prossimo week-end...
Si,prendiamo ad esempio il cinema.Passandoci davanti,alziamo sempre lo sguardo dicendo:"Oh,vediamo un po'cosa danno..." e poi leggiamo il titolo del film.Fatto ciò,non possiamo certo affermare se il film in questione ci piace o meno.Possiamo,volendo esagerare,manifestare un certo interesse.Prima di qualsiasi giudizio il film,va visto.
Con le persone è esattamente la stessa cosa.Il solo aspetto fisico conta poco o nulla se non approfondiamo la conoscenza curandoci di ciò che l'aspetto fisco,appunto,nasconde.

venerdì 30 maggio 2008

Il mio alter ego(ista)-Droste senza soluzione di continuità

[...]una melodia che,in una sorta di percorso circolare,ci riporta all'inizio del disco,come a volerci indurre a non cessare mai l'ascolto di questo leggendario lavoro.

Il sentimentalismo,è una diretta conseguenza dell'errato concetto d'amore:siamo consapevoli che manca qualcosa e pensiamo di trovarla col sentimentalismo.
Il sentimentalismo non è altro che una manifesta mancanza d'amore.Tramite esso,infatti,si vive l'amore che non ci è possibile vivere nella vita reale.In particolare,si vivono con particolare intensità film e canzoni d'amore.Facendo ciò stiamo solo trasferendo il nostro desiderio ed il nostro bisogno di amare su cose,ma anche persone,che godono di una maggiore reperibilità rispetto a quelle che realmente vorremmo avere.

"Perchè mi vergognavo moltissimo di poter apparire di fronte a me stesso come un uomo capace solo di parole e che mai mette mano di sua volontà ad alcuna opera".

venerdì 2 maggio 2008

Questo quando pensi se è più una cosa da "Charlie Brown e la ragazzina dai capelli rossi" oppure da "Dante e Beatrice"

Ad essere infiniti sono i caratteri o le personalità?
Innanzitutto,prima di rispondere,va precisato chi forma chi.
Le personalità sono la conseguenza dell'insieme dei caratteri questo perchè,questi ultimi,possono anche essere semplicemente intesi come comportamenti;se non sono comportamenti in se,sono comunque modi di comportarsi oppure ancora,influenzano i modi di comportarsi.
Mettendo insieme i caratteri e dunque i modi di comportarsi,abbiamo un quadro completo di tutte le azioni di una determinata persona.
I caratteri sono dunque finiti,le personalità infinite.
Sembra impossibile:da cose finite e limitate,come possono nascere cose infinite?
Ci sono due ipotesi,la prima è che io sono fuori strada,la seconda,che ci vuole un'altra spiegazione.Io,guarda caso,dico che non sono fuori strada e proseguo.
I caratteri sono sì finiti ma non tutti,nelle stesse situazioni si comportano allo stesso modo.Mi spiego meglio.
Prendiamo tre caratteri,o se preferite tre modi di comportarsi,e tre individui convenzionali.Il primo individuo chiamato A,ha un determiniato comportamento,cioè X,in una determinata situazione.Il secondo individuo,B,lo stesso comportamento X,lo assume in un'altra situazione ed è così per chiunque vogliate.Se i due modi di comportarsi coincidono con le due situazioni,allora possiamo essere certi che ci sarà qualche altra divergenza.Altrimenti saremmo uguali e noi sappiamo per esperienza che non lo siamo.
Analizzando ognuno di noi col metodo suddetto,ci accorgiamo che c'è un numero finito di caratteri,che grazie alle infinite circostanze,possono essere mescolati all'infinito producendo infinite personalità.
I caratteri sono uguali,le circostanze diverse.
I caratteri sono finiti,le personalità infinite.

sabato 19 aprile 2008

La Repubblica

La nostra anima ha la stessa composizione della città:entrambe sono formate da tre parti.
All'interno dell'individuo si distinguono tre anime:l'anima razionale,che è la parte che conosce;l'anima irascibile,che ci fa adirare;l'anima concupiscibile,dove nascono desideri ed istinti.
La struttura tripartita dell'anima si ripete a livello politico nella distinzione di tre classi.
All'anima concupiscibile corrisponde,all'interno dello stato,la classe dei produttori di beni,preposti al soddisfacimento dei bisoni materiali della collettività;all'anima la classe dei guerrieri,che difendono la pòlis.
All'anima razionale corrisponde infine la classe dei governanti.
"Essa(la città)deve essere pensata come il singolo uomo che ha tre anime; così la città deve avere tre classi sociali: aurea (governanti), argentea (guerrieri), bronzea (lavoratori).
I problemi della città non si risolvono dall'oggi al domani;una mancanza di disciplina oggi,la si sconterà domani.
Le problematiche che oggi ci affliggono,non sono altro che il risultato della passata negligenza;per fare qualcosa di buono oggi,ci saremmo dovuti adoperare tempo fa.Per tanto,fare le cose per bene ora,non ci aiuterà a risolvere le situazioni negative che stiamo vivendo,ma "semplicemente" ne preverrà altre.
Siccome abbiamo detto che città ed anima hanno la stessa struttura,è facile capire che anche i problemi del singolo individuo vanno risolti a lungo termine e che,una infelice condizione presente è dovuta soltanto ad una cattiva gestione di quello che è stato il passato.
"Homo faber fortunae suae"

martedì 25 marzo 2008

Il bastone e la carota

L'amore è il più averroistico dei sentimenti.
Molti sono stati i modi di intendere l'amore e,così come succede alla politica,tali modi di intendere ed interpretare l'amore,sono condizionati dalla struttura della società.
Letteratura e poesia sono piene di componimenti,storie e canzoni aventi l'amore come tema principale.
L'esempio più lampante è forse dato dai cosiddetti "trobadori" originari della Provenza i quali,avvalorando quanto detto in apertura,riflettono sull'amore i tratti essenziali della società che loro stessi costituiscono e vivono,vale a dire la società feudale e le sue conseguenti forme di omaggio e vassallaggio.
"Donna feudataria" ed "uomo vassallo",dunque.
Altro esempio arriva dagli stilnovisti e dalla loro donna-angelo,tramite tra l'uomo e Dio e fonte di una ricerca della perfezione che possa portare ad esser degni della figura femminile.Una concezione di amore con una forte connotazione mistica.Va detto,per completezza,che tra gli stilnovisti c'è anche chi,capitanato da Guido Cavalcanti,si distacca da tale visione della donna e promuove,invece,una macerazione interiore che ha come scopo una sorta di elevazione ma che non necessariamente debba essere legata alla religione ed al mistico.Più materialista,senza dubbio,ma solo se lo rapportiamo al mistico.
I primi concetti d'amore comportano,come è facile intuire,un'attività,uno spingersi a migliorarsi e rendersi felici reciproco.
Oggi,invece,la questione è profondamente diversa.
Feudalesimo e cenacoli stilnovistici non ci appertengono più.Col cambiare della società abbiamo ripetuto più e più e volte che cambiano anche i modi di vivere,sia politicamente che emotivamente,se così si può dire.
La società odierna è senza dubbio costruita sulla sete di guadagno e potere.Una accoppiata di "valori" che va a scapito dei sentimenti e dell'emotività.Senza contare che l'unica forma di progresso è avvenuta soltanto a livello tecnologico e a ciò non è corrisposto un progresso umano e morale.Conta l'avere più che l'essere.
Come è facile intuire,anche l'amore deve fare i conti con questa corsa all'avere ed alla fine dei conti,si ha un bilancio disastroso.Veniamo,ora,alle caratteristiche dell'amore moderno.
Qualche rigo prima abbiamo convenuto che conta l'avere più dell'essere.Ebbene,stando così le cose,l'amore da sentimento, da emotività,da attività produttiva che era in principio,diventa ora un possidemento,un qualcosa da avere.
Si è produttivi solo fino ad un certo punto,poi,ottenuto quello che si cercava si concede un inspiegabile riposo.Sarò più chiaro fornendo un esempio assai comune e di facile comprensione:il matrimonio.
Non bisogna andare molto a ritroso nel tempo ma basta arrivare al corteggiamento tra due persone.
Inizialmente queste due persone sono totalmente coinvolte nel senso di attività e di produttività.Esse sono pronte realmente a scambiarsi qualcosa.Si giunge così al matrimonio e,il più delle volte dopo il matrimonio,si bloccano attività e produttività.La risposta è semplice è risiede nel matrimonio stesso il quale diventa sinonimo di un dovere che si doveva compiere e si è compiuto,viene inteso come punto d'arrivo e,cosa più grave,viene inteso come un possedimento.
Questo è solo uno dei tanti esempi che si possono citare riguardo all'amore moderno.Vorrei,per rendere ancora più chiaro il tutto,fare ancora un altro esempio.
Nell'errata concezione dell'amore siamo portati a credere giusto e necessario il sentimentalismo.
Il sentimentalismo,è una diretta conseguenza dell'errato concetto d'amore:siamo consapevoli che manca qualcosa e pensiamo di trovarla col sentimentalismo.
Il sentimentalismo non è altro che una manifesta mancanza d'amore.Tramite esso,infatti,si vive l'amore che non ci è possibile vivere nella vita reale.In particolare,si vivono con particolare intensità film e canzoni d'amore.Facendo ciò stiamo solo trasferendo il nostro desiderio ed il nostro bisogno di amare.
L'amore,dunque,è il più averroistico dei sentimenti.

lunedì 17 marzo 2008

Cellula tra motori

Quanto possa la fortuna nelle cose umane e in che modo se li abbia a resistere



E' non mi è incognito come molti hanno avuto e hanno opinione,che le cose del mondo sieno in modo governate dalla fortuna e da Dio,che gli uomini con la prudenzia loro non possino correggerle,anzi non vi abbino remedio alcuno;e per questo potrebbero idicare che non fussi da insudare molto nelle cose,ma lasciarsi governare alla sorte.


Nondimanco,perchè il nostro libero arbitrio non sia spento,iudico potere essere vero che la fortuna sia arbitra delle metà delle azioni nostre,ma che etiam lei ne lasci governare l'altra metà,o presso,a noi.E assomiglio quella a uno di questi fiumi rovinosi,che, quando s'adirano,allagano e' piani,ruinano gli alberi e gli edifizii,lievono da questa parte terreno,pongono da quell'altra:ciascuno fugge loro dinanzi,ognuno cede allo impeto loro,senza potervi in alcuna parte obstare.E,benchè siano così fatti,non resta però che gli uomini,quando sono tempi quieti,non vi potessino fare provvedimenti e con ripari e argini,in modo che,crescendo poi,o egli andrebbano per uno canale,o l'impeto loro non sarebbe nè sì licenzioso nè sì dannoso.


Similmente interviene della fortuna;la quale dimostra la sua potenzia dove non è ordinata virtù a resisterle;e quivi volta li sua impeti,dove lo sa che non sono fatti gli argini e li ripari a tenerla.


Ma,restringendomi più a' particulari,dico come si vede oggi questo principe felicitare,e domani ruinare,sanza averli veduto mutare natura o qualità alcuna:il che credo che nasca,prima dalle cagioni che si sono lungamente per lo adrieto discorse,cioè che quel prinicipe che si appoggia tutto in su la fortuna,rovina,come quella varia.Credo ancora che sia felice quello che riscontra el modo del procedere suo con le qualità de' tempi,e similmente sia infelice quello che con il procedere suo si discordano e' tempi.


Perchè si vede gli uomini,nelle cose che li conducono al fine,quale ciascuno ha innanzi,cioè glorie e richezze,procedervi variamente;l'uno con respetto,l'altro con impeto;l'uno per violenzia,l'altro con il suo contrario:e ciascuno con questi diversi modi vi può pervenire.Vedesi ancora dua respettivi,l'uno pervenire al suo disegno,l'altro no;e similmente dua equalmente felicitare con due diversi studii,sendo l'uno respettivo e l'altro impetuoso:il che non nasce da altro,se non dalla qualità de' tempi,che si conformano o no col procedere loro[...]


Da questo ancora depende la variazione del bene;perchè,se uno che si governa con respetti e pazienzia,e' tempi e le cose girono in modo,che il governo suo sia buono,e' viene felicitando;ma se li tempi e le cose si mutano,e' rovina,perchè non muta modo di procedere.[...]


Concludo,adunque,che,variando la fortuna,e stando gli uomini ne' loro modi ostinati,sono felici,mentre concordano insieme,e,come discordano,infelici.Io iudico bene questo:che sia meglio essere impetuoso che respettivo;perchè la fortuna è donna:ed è necessario,volendola tenere sotto,batterla e urtarla.E si vede che la si lascia più vincere da questi,che da quelli che freddamente procedano;e però sempre,come donna,è amica de' giovani,perchè sono meno respettivi,più feroci,e con più audacia la comandano.



Niccolò Machiavelli-Il principe


"Homo faber fortunae suae"
L'unica fortuna è data dal fatto di possedere la virtù che sia in grado di capitalizzare al massimo l'occasione presentatasi.
Non è semplice e lo è ancor meno se,una volta eliminati "gli argini atti a resistere alla fortuna",c'è qualcuno pronto ad "incanalarla"di nuovo.Forse,però,tutto ciò va oltre questi concetti di fortuna ed apre nuovi discorsi.
Spesso,alcuni,non si dimostrano per quello che realmente sono ma,bensì,per quello che gli altri gli impongono di essere.Spesso,alcuni,danno idee sbagliate delle loro personalità preoccupandosi d'essere quello che gli altri vorrebbero che loro fossero.Spesso,alcuni,si costruiscono un ruolo ben preciso perchè sono deboli e così facendo,si autoetichettano a vita.
In tal modo saranno sempre,perennemente e sistematicamente "incanalati".E la loro fortuna con essi.
"Homo faber fortunae suae"

lunedì 25 febbraio 2008

"Mi sento un flagellato"

"Non c'è una regola".
Invece si,le regole esistono.
Le abbiamo create noi stessi;se non sono regole,sono comunque usi o consuetudini che assurgono al grado di leggi una volta che la pratica quotidiana abusa di esse.
"La consuetudine è una fonte del diritto. Essa consiste in un comportamento costante ed uniforme, tenuto dai consociati nella convinzione che tale comportamento sia obbligatorio".
Quindi,una nostra convinzione o,se preferite,una nostra creazione.
Anche il tempo è una nostra creazione.Regoliamo la nostra vita,o comunque,le nostre azioni attraverso di esso.Si riallacciano al tempo molti discorsi ma tutto è riassumibile nell'"Hic et nunc",il "qui ed ora".Per quanto riguarda il tempo,è questa la cosa più importante.
Se vivere senza tempo ci può sembrare dunque impossibile,(i più arditi sostituiranno impossibile con difficile ma non possono comunque ignorare le difficoltà di una vita senza la regolazione sessagesimale)vivere senza leggi può essere plausibile.Tale convinzione è implicita nell'anarchia.
I crimini esistono perchè esistono leggi che vietano determinate cose.
Fare determinate cose perchè dettate dal buon senso e non dalle leggi.Pura utopia.
Collocare l'anarchia nell'estrema sinistra o a sinistra è a mio avviso sbagliato.
I punti cardini della sinistra sono la difesa delle classi sociali più tartassate,di quelle in difficoltà.Insomma,la difesa della classe operaia,ad esempio.Più in generale possiamo dire che la sinistra si cura o dovrebbe curarsi,mettiamola come volete,dei più poveri.
Ora,queste classi sociali deboli e povere hanno tutti gli interessi possibili e immaginabili nel vedere un governo,meglio ancora se questo governo funzioni.Figuriamoci se volessero una sua assenza.
L'anarchia è per i ricchi:fanno praticamente quello che vogliono mettondosi tutto sotto i piedi,leggi comprese.Quelle poche che rispettano,se le son date da soli.
Sul buon senso,però,l'anarchia ha ragione:se si usasse davvero il buon senso,le varie ideologie nemmeno esisterebbero e avere cura dei più deboli e svantaggiati non implicherebbe un discorso sul comunismo.
Una società,quindi,può essere retta con:
leggi;
usi o consuetudini;
buon senso.
Una società i cui componenti sono persone rispettose delle leggi,è una società abbastanza ordinata,forse rigida ma di sicuro è una società coi paraocchi.Non si curano di nessun cambiamento e si autoindirizzano verso la dittatura,non per forza basata sulla forza.
La dittatura potrebbe essere anche una dittatura commerciale,industriale.
Il dittatore,sapendo che le sue leggi verrano rispettato a priori,pone leggi che favoriscono lui e minimizzano la società tutta.
Una società retta e basata sul buon senso,non ha modo d'esistere e quindi è inutile soffermarci su questo punto.
Una società basata su usi e consuetudini,invece,può benissimo esistere ed è la nostra.
Somiglia,la nostra società,anche a quella basata e retta da leggi:siamo delle marionette,è quasi innegabile.
Ciò nonostante c'è una parte di essa,una minoranza,che tenta di cambiare qualcosa.Ne deriva che viviamo basandoci sugli usi e le consuetudini,perchè,non sapendo usare il buon senso,dobbiamo pur aggrapparci a qualcosa.
Ergo,non venitemi a dire che "non c'è una regola."

giovedì 21 febbraio 2008

Animum debes mutare non caelum!

[...]una melodia che,in una sorta di percorso circolare,ci riporta all'inizio del disco,come a volerci indurre a non cessare mai l'ascolto di questo leggendario lavoro.

lunedì 18 febbraio 2008

Questo condominio è un enorme Arbre Magique

Da quando sono io l'amministratore,questo condominio è un enorme Arbre Magique.
Nel pavimento ti ci puoi specchiare e sembra bagnato tant'è pulito.
Ti puoi specchiare anche nel lavandino o in un po' d'acqua raccoltasi su di un tombino in seguito ad un'altra giornata piovosa.
Puoi specchiarti,molto semplicemente,in uno specchio o nelle vetrine dei negozi così da ammirare il tuo profilo.
Nei vetri delle auto,negli specchietti delle auto...
Ma sono gli occhietti delle persone a cui vuoi bene il luogo più bello in cui specchiarsi...
Se lo fai bene,dinanzi a te non avrai altro che due occhi,senza nessun viso.E li vedrai saltellare sulla tua faccia e avrai paura di perderti di vista.Capirai che l'unico modo che hai per perderti è perdere le persone a cui vuoi bene e i loro occhietti.E poco importa se per quegli occhietti a volte hai pianto...o hai avuto voglia di farlo...o ti sei rabbuiato.Sai che se eri felice,era merito loro.Se divieni triste a causa loro,pensa che fino a poco tempo fa ti rendevano felice.Non disprezzarli mai.Non rinnegarli mai.Pensa,allora,che ciò che ti rende triste ora,una volta ti rendeva felice e quindi,molto probabilmente,presto ritornerai felice.Ancora grazie a loro.E ancora una volta importa poco se specchiarti negli occhi di chi vuoi bene fa venire un po'di nostalgia,risveglia colori ormai sbiaditi e riporta in auge perfino gli odori...perchè,da quando sono io l'amministratore,questo condominio è un enorme Arbre Magique.

venerdì 15 febbraio 2008

lunedì 11 febbraio 2008