lunedì 25 febbraio 2008

"Mi sento un flagellato"

"Non c'è una regola".
Invece si,le regole esistono.
Le abbiamo create noi stessi;se non sono regole,sono comunque usi o consuetudini che assurgono al grado di leggi una volta che la pratica quotidiana abusa di esse.
"La consuetudine è una fonte del diritto. Essa consiste in un comportamento costante ed uniforme, tenuto dai consociati nella convinzione che tale comportamento sia obbligatorio".
Quindi,una nostra convinzione o,se preferite,una nostra creazione.
Anche il tempo è una nostra creazione.Regoliamo la nostra vita,o comunque,le nostre azioni attraverso di esso.Si riallacciano al tempo molti discorsi ma tutto è riassumibile nell'"Hic et nunc",il "qui ed ora".Per quanto riguarda il tempo,è questa la cosa più importante.
Se vivere senza tempo ci può sembrare dunque impossibile,(i più arditi sostituiranno impossibile con difficile ma non possono comunque ignorare le difficoltà di una vita senza la regolazione sessagesimale)vivere senza leggi può essere plausibile.Tale convinzione è implicita nell'anarchia.
I crimini esistono perchè esistono leggi che vietano determinate cose.
Fare determinate cose perchè dettate dal buon senso e non dalle leggi.Pura utopia.
Collocare l'anarchia nell'estrema sinistra o a sinistra è a mio avviso sbagliato.
I punti cardini della sinistra sono la difesa delle classi sociali più tartassate,di quelle in difficoltà.Insomma,la difesa della classe operaia,ad esempio.Più in generale possiamo dire che la sinistra si cura o dovrebbe curarsi,mettiamola come volete,dei più poveri.
Ora,queste classi sociali deboli e povere hanno tutti gli interessi possibili e immaginabili nel vedere un governo,meglio ancora se questo governo funzioni.Figuriamoci se volessero una sua assenza.
L'anarchia è per i ricchi:fanno praticamente quello che vogliono mettondosi tutto sotto i piedi,leggi comprese.Quelle poche che rispettano,se le son date da soli.
Sul buon senso,però,l'anarchia ha ragione:se si usasse davvero il buon senso,le varie ideologie nemmeno esisterebbero e avere cura dei più deboli e svantaggiati non implicherebbe un discorso sul comunismo.
Una società,quindi,può essere retta con:
leggi;
usi o consuetudini;
buon senso.
Una società i cui componenti sono persone rispettose delle leggi,è una società abbastanza ordinata,forse rigida ma di sicuro è una società coi paraocchi.Non si curano di nessun cambiamento e si autoindirizzano verso la dittatura,non per forza basata sulla forza.
La dittatura potrebbe essere anche una dittatura commerciale,industriale.
Il dittatore,sapendo che le sue leggi verrano rispettato a priori,pone leggi che favoriscono lui e minimizzano la società tutta.
Una società retta e basata sul buon senso,non ha modo d'esistere e quindi è inutile soffermarci su questo punto.
Una società basata su usi e consuetudini,invece,può benissimo esistere ed è la nostra.
Somiglia,la nostra società,anche a quella basata e retta da leggi:siamo delle marionette,è quasi innegabile.
Ciò nonostante c'è una parte di essa,una minoranza,che tenta di cambiare qualcosa.Ne deriva che viviamo basandoci sugli usi e le consuetudini,perchè,non sapendo usare il buon senso,dobbiamo pur aggrapparci a qualcosa.
Ergo,non venitemi a dire che "non c'è una regola."

giovedì 21 febbraio 2008

Animum debes mutare non caelum!

[...]una melodia che,in una sorta di percorso circolare,ci riporta all'inizio del disco,come a volerci indurre a non cessare mai l'ascolto di questo leggendario lavoro.

lunedì 18 febbraio 2008

Questo condominio è un enorme Arbre Magique

Da quando sono io l'amministratore,questo condominio è un enorme Arbre Magique.
Nel pavimento ti ci puoi specchiare e sembra bagnato tant'è pulito.
Ti puoi specchiare anche nel lavandino o in un po' d'acqua raccoltasi su di un tombino in seguito ad un'altra giornata piovosa.
Puoi specchiarti,molto semplicemente,in uno specchio o nelle vetrine dei negozi così da ammirare il tuo profilo.
Nei vetri delle auto,negli specchietti delle auto...
Ma sono gli occhietti delle persone a cui vuoi bene il luogo più bello in cui specchiarsi...
Se lo fai bene,dinanzi a te non avrai altro che due occhi,senza nessun viso.E li vedrai saltellare sulla tua faccia e avrai paura di perderti di vista.Capirai che l'unico modo che hai per perderti è perdere le persone a cui vuoi bene e i loro occhietti.E poco importa se per quegli occhietti a volte hai pianto...o hai avuto voglia di farlo...o ti sei rabbuiato.Sai che se eri felice,era merito loro.Se divieni triste a causa loro,pensa che fino a poco tempo fa ti rendevano felice.Non disprezzarli mai.Non rinnegarli mai.Pensa,allora,che ciò che ti rende triste ora,una volta ti rendeva felice e quindi,molto probabilmente,presto ritornerai felice.Ancora grazie a loro.E ancora una volta importa poco se specchiarti negli occhi di chi vuoi bene fa venire un po'di nostalgia,risveglia colori ormai sbiaditi e riporta in auge perfino gli odori...perchè,da quando sono io l'amministratore,questo condominio è un enorme Arbre Magique.

venerdì 15 febbraio 2008

lunedì 11 febbraio 2008